sabato 27 settembre 2008

Tutti assunti per chiamata diretta....

Le assunzioni negli uffici di gabinetto degli assessori.

C´è da perdersi, nel labirinto di parentopoli. Uffici di gabinetto degli assessorati, società regionali, le stanze affrescate dell´Ars: ovunque incontri un congiunto di un politico o un politico stesso in "parcheggio", tutti assunti per chiamata diretta. Il caso Ilarda ha reso gli uffici pubblici siciliani trasparenti. E giorno dopo giorno aumentano le proteste per la presenza di (presunti, sia chiaro) raccomandati negli organici. Il governatore Lombardo minimizza ma le polemiche l´hanno convinto a portare il caso sul tavolo di Palazzo d´Orleans: «Se abbiamo fatto degli errori, rimedieremo».
Il nostro viaggio, sulla spinta di un´indignazione crescente che viaggia soprattutto sul web, continua. Con un paio di avvertenze. Gli atti sono legittimi e nessuno discute la professionalità o la bravura dei prescelti. Ma nessuno può garantire che chi rimane fuori non abbia maggiori titoli di chi viene selezionato. Le nomine sono fatte senza concorso. Ed è un fatto che proliferano le parentele illustri.
Luigi Gentile, assessore ai Lavori Pubblici, ha fatto entrare nel suo staff il cognato Carmelo Cantone. Il presidente dell´Ars Francesco Cascio ha chiamato a lavorare con sé, negli uffici della Torre normanna, Deborah Civello, già dipendente dell´Amia e cognata dell´assessore alla Famiglia Francesco Scoma. L´assessore alla Cooperazione Roberto Di Mauro ha ingaggiato nel proprio ufficio di gabinetto Nino D´Arrigo, figlio di Leonardo, uno degli esponenti di punta dell´Mpa a Palermo. Cognomi noti e meno noti s´incrociano. La ragnatela, inevitabilmente, coinvolge i big. Viviana Buscaglia, designata a giugno componente dell´ufficio di gabinetto dell´assessore all´Agricoltura, non è l´unica cugina del ministro Angelino Alfano nell´orbita del settore regionale allargato. Perché stesso grado di parentela con il leader di Forza Italia ha Giuseppe Sciumè, assunto tre anni fa, come tanti altri senza concorso, nei ruoli della dirigenza all´Azienda siciliana trasporti e ora vicedirettore generale dell´ente presieduto da un "fedelissimo" di Alfano, Vincenzo Giambrone.
E si srotola la lista dei politici, anche di una certa fama, arruolati di recente negli uffici di gabinetto della Regione. L´ex sindaco di Agrigento Aldo Piazza, dopo l´esperienza al Comune, è tornato nei ranghi dell´amministrazione di cui è dipendente ma con un inquadramento (e relativa indennità) nell´ufficio di gabinetto dell´assessore al Bilancio Michele Cimino: «Non si tratta certo di un caso scandaloso - dice Cimino - Non è parente di un politico, ma un funzionario che ha una importante esperienza amministrativa da far valere». Nell´ufficio di gabinetto dell´assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, c´è invece Riccardo Gallo, il più votato alle ultime Provinciali di Agrigento per il Pdl.

Una ridda di nomi che non scandalizza Raffaele Lombardo, il presidente della Regione. Lui, anzi, nella mattina di ieri aveva definito «una schifezza e una vergogna» gli articoli sulla parentopoli. «Su queste vicende - aveva detto a Radio 24 - chi grida allo scandalo non è che sbaglia, ma è un gran disonesto». Poi, nel pomeriggio, a margine della conferenza stampa sulla sanità, Lombardo ha detto che porterà all´attenzione della giunta l´intreccio politico-familistico: «Ne parlerò con i miei assessori, esamineremo le singole situazioni e se necessario interverremo per rimuovere eventuali anomalie». Il governatore difende Ilarda: «Mi spiace che le polemiche abbiano fatto dimettere la figlia dell´assessore Ilarda. La trovo una profonda ingiustizia». Lombardo ricorda che Giuliana Ilarda «lavorava per la Regione da molto tempo prima che il padre diventasse assessore» e reputa secondario il fatto che, caduto il governo Cuffaro, sia stata riassunta da un governo il cui padre è assessore. Così come Lombardo parla di «linciaggio» con riferimento al caso della sorella del presidente del Senato Renato Schifani, dipendente della Regione dal ?91 e il 6 giugno nominata nello staff dell´assessore Scoma. «In ogni caso vogliamo mettere in campo un percorso virtuoso - conclude Lombardo - . Se abbiamo sbagliato lo riconosceremo. Ripeto: analizzeremo le situazioni caso per caso. Servono competenza e rigore morale».
di Emanuele Lauria [Repubblica on line]

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